giovedì 4 gennaio 2007

Valceno in tavola - Sua maestà il maiale

Con il mese di novembre ritorna uno degli appuntamenti gastronomici più attesi dai buongustai: "Valceno in tavola", il trionfo del maiale nel piatto. “Sua maestà il maiale”, la ghiotta manifestazione culturale e gastronomica alla scoperta delle vecchie tradizioni di un angolo della Food Valley a pochi chilometri da Parma, accompagna per la dodicesima volta l’autunno e l’inverno 2005-2006.

Tra mille deliziose pietanze a base di maiale, allegre serate in compagnia del re della norcineria ogni fine settimana (e nei giorni di festa) dai primi di novembre e fino alla metà di febbraio sarà una vera festa per il palato. Quaranta ristoranti della Valceno si passano il testimone, facendo a gara per prendere per la gola tra i deliziosi affettati, gli squisiti bolliti, le saporite braciole e le sfiziosità per intenditori quali il musetto o i piedini di maiale… I menu gastronomici propongono piatti a base di carne suina dall’antipasto al secondo, reinterpretando le ricette della tradizione con fantasia e creatività mettendo sempre al primo posto il gusto.

Protagonisti ristoranti sparsi tra Varano de’ Melegari, Bardi, Varsi, Compiano, Valmozzola, Fornovo, Medesano, Pellegrino Parmense, Bore, Borgotaro, Bedonia, Solignano e Albareto, che offrono menu degustazione a prezzi che vanno da 22 a 45 euro, con tutto il gusto che solo l’amore per le antiche tradizioni può regalare. La buona cucina è infatti un’arte, e “Sua maestà il maiale”, (nata da un’idea della Pro Loco di Varano de’ Melegari subito sostenuta dall’Amministrazione comunale e appoggiata da Comunità Montana delle Valli del Taro e del Ceno, Provincia di Parma, Comuni del comprensorio e cofinanziata dal programma comunitario leader plus gestito dal G.A.L. Soprip) si mostra quale vetrina per la valorizzazione della gastronomia tipica sul territorio. Il maiale è sempre stato protagonista sulle tavole della Valceno e la manifestazione offre l’opportunità tanto di sperimentare ghiotti piatti “nuovi” quanto di assaggiare vecchie ricette “rispolverate” per l’occasione.

Tra le tante specialità da provare, assolutamente da non perdere le pietanze a base di maiale nero, una razza di suino particolare e pregiata, la cui presenza è documentata sul territorio parmense fin dal lontano 1400 e che ancora viene allevato “in purezza” in alcune aree della montagna. Un maiale di nicchia, da veri intenditori, allevato allo stato semibrado con la possibilità di pascolare liberamente e la cui carne “scura” risulta davvero ottima e indicata per prodotti di alta ristorazione.

1 commento:

Sauro Vicini ha detto...

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